domenica 24 febbraio 2013

BERNIE by Richard Linklater

Un film di Richard Linklater con Jack Black, Shirley MacLaine. USA, 2011

Richard Linklater ha colpito ancora, ma in attesa del suo ultimo film presentato da poco al Sundance 2013 che andrà a chiudere la magica storia di Celine e Jesse, amanti sospesi ed in viaggio da diciotto anni per il mondo, non ci si può dimenticare di “Bernie”.
Non arriva in Italia ma ottiene una nomination ai Golden Globes: una storia vera per un film trasversale con un inizio da commedia indipendente che sfiora la cupezza del dramma ed inaspettatamente diventa noir.
Jack Black è Bernie, l'uomo ideale che ogni madre vorrebbe al fianco della propria illibata figlia, dolce e premuroso, con una laurea in scienze mortuarie e tante gentili attenzioni da riservare al prossimo. Una vera e propria istituzione per gli abitanti della cittadina texana in cui egli svolge quotidianamente la propria attività quasi come fosse una missione di vita, per accompagnare i parenti dei defunti negli abissi di un percorso che dall'accettazione possa trasformarsi addirittura in delicata parentesi di serena consolazione.
Ma sarà proprio quando Bernie tenderà la sua mano alla ricca vedova Marjorie che la commedia virerà al dark facendosi sempre più misteriosa. Interpretata da Shirley MacLaine, la silenziosa e scorbutica anziana, non vorrebbe accettare l'aiuto di chicchessia, pur tuttavia anche la sua fredda misantropia non saprà resistere alle gentili attenzioni di un giovane uomo di chiesa che predica amore ed offre cioccolata.
Cosa resterà dell'angelico ministrante Jack Black quando l'iniziale docilità di Marijorie si trasformerà in ossessionante dispotismo?

Ottima trasposizione cinematografica di un fatto realmente accaduto che il regista Linklater ha saputo tradurre in immagini con leggerezza ed ironia sapientemente distribuite in una trama nel complesso macabra, resa allegra attraverso gli occhi del protagonista, punto di vista esclusivo del film.

Un approccio quasi giornalistico, in alcune parti del film, rende la finzione ancor più reale come se si trattasse di un vero documentario con le interviste ai residenti di Carthage; e quasi lo diventa proprio perché i personaggi che rispondono alle domande, lungi dall'essere veri attori, danno così naturalmente vita a tale espediente che oltre ad aumentare la leggerezza della trama, riesce a conferire il giusto movimento al film, alternandosi alla fiction vera e propria.
La cura della colonna sonora si riscontra in ogni scelta musicale, tra cui la perla “Love Lifted Me” cantata dallo stesso Black in auto, jazzeggiante e frizzantina come una passeggiata mattutina tra i quartieri del villaggio. Un bel film da vedere ed ascoltare.

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