domenica 27 ottobre 2013

The Division of Gravity


Quale maestria narrativa, per raccontare la fine dell'idillio. Quel “per sempre” sorridente che si usura con il tempo. The Division of Gravity è un racconto al presente collegato al passato: immagini e ricordi si sfuggono e ritornano, giustificando la fine di un amore che altrimenti non si potrebbe concepire. Un fotografo molto preso dal lavoro pian piano dimentica la sua giovane sposa.
Un'ottima fotografia accompagna le riprese di dettagli, spiagge, fotografie e pareti silenziose. La recitazione dei due attori è passionale, spontanea e dolorante: ogni sguardo o sospiro sembra sia perfettamente al suo posto. Un equilibrio narrativo ed estetico speciale rende la visione piacevole, fotograficamente interessante ed emotivamente intensa. Un dramma perfettamente bilanciato che trova la sua dimensione in otto minuti in densi di tutto ed il suo contrario. Il gioco è di contrasti tematici ed amorosi, di fili che si spezzano e cornici che si scheggiano, eppur tutto funziona.

Lo stesso tema di contrasto, rimanendo nella filmografia del regista Rob Chiu, anche sceneggiatore e montatore dei suoi lavori, si trova anche nel suo primo cortometraggio Fear/Love con cui egli indaga tutt'altre tematiche giovanili quali il bullismo, la violenza, la paura, e lo fa in modo quasi subliminale, evocando sensazioni che pur non essendo veramente esplicite, portano con sé un carico emotivo in continuo crescendo. Non c'è più dramma d'amore qui, bensì un dramma sociale, raffreddato anche da una fotografia quasi completamente de-saturata e virata leggermente verso i toni del ghiaccio e del blu scuro.


La fotografia torna normale, l'esposizione con la luce naturale torna realistica nell'ultimo corto del regista, Once, When We Were Young, in cui la tematica rimane poco leggiadra, sempre correlata al disagio giovanile e metropolitano, alle armi, alla periferia, alle zone della metropoli più sensibili in cui i capi banda controllano i territori e il sorriso delle ragazze innamorate si fa aspettare. Il mondo brucia. E' la fine delle amicizie, è la fine dell'infanzia. Apocalittico e raccontato da una voice over misteriosa.

2 commenti :

  1. Visto come parli della fotografia devo assolutamente guardarlo! La fotografia è da sempre uno degli aspetti più importanti per me :) Sembra molto bello , aspetterò il mood giusto per guardarlo però (eheh)
    Mi sono persa un bel po' di post, ma di bello c'è che adesso ne avrò molti nuovi da leggere e tanti film da mettere in lista! :)

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  2. Ciao! Ben ritrovata, ti capisco perché anche io sto avendo pochissimo tempo! :) grazie e fammi sapere quando lo vedi!

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