mercoledì 24 febbraio 2016

Me and Earl and The Dying Girl | Quel fantastico peggior anno della mia vita


Sei frequenti questo blog conosci il genere di film che recensisco, c’è chi dice che sono praticamente tutti uguali, io dico di no, anche se spesso si somigliano. Se frequenti questo blog spero che sia perché questi film praticamente tutti uguali ti piacciono e in tal caso: questo post non ti deluderà.

Se cerchi un nuovo film un po’ indie, un po’ color pastello, un po’ cinefilo, romantico e cinico allo stesso tempo, divertente nonostante tutto, simile ad alcuni bei film che hai già visto, con quell’atmosfera lì che non sai molto descrivere: un film che sembrerebbe d’autore, in ogni modo girato bene, con quella bella luce che ti piace tanto… sei nel posto giusto.


Quel fantastico peggior anno della mia vita è la seconda regia del texano Alfonso Gomez-Rejon (e sì, uno che ha collaborato con Iñárritu o Scorsese, i film li gira bene) ed è il vincitore del Premio della Giuria e del Pubblico al Sundance 2015.

Greg ci racconta in voce off il suo ultimo anno di liceo, tra stranezze, passioni ed una vita che vorrebbe il più solitaria possibile, se solo la madre invadente e rompipalle non lo obbligasse a frequentare una compagna malata di leucemia. Una piccola storia di formazione sulla paura, l’amicizia, la creatività e la passione per il cinema.

Non è uno di quegli odiosi cancer-movies strappalacrime che non si sa ancora a chi possano veramente piacere: è una bella dramedy (dramatic comedy) che fa sorridere, fa tornare un po’ adolescenti (adolescenti intelligenti voglio dire) e fa riflettere.
Una regia frizzante ed un ritmo dinamico ne fanno un'opera leggera nonostante le tematiche.

Se ti piacciono lo stile di Restless, le tribù scolastiche di Juno, i toni pastello dei film di Anderson e il protagonista di Un giorno questo dolore ti sarà utile, goditi un buon momento davanti a questo film piacevole che soddisfa l’occhio e magari ti stupisce. 

lunedì 15 febbraio 2016

Il cinema che ti aspetti nel 2016 | NEWS



G I R L S

Il 21 febbraio andrà in onda la prima puntata della nuova serie di GIRLS. Nuove avventure per le quattro amiche di New York nate dalla penna di Lena Dunham

Ed è proprio l’autrice, regista ed interprete della serie, ad aver dichiarato ad inizio anno che dopo la sesta stagione (in onda nel 2017), la serie chiuderà. 

Si chiude una porta e sia apre un portone poiché la stessa Dunham probabilmente dirigerà Max, una nuova serie per HBO sul femminismo Degli anni ’60 ed interpretata da Zoe Kazan. 

J A S O N  R E I T M A N  

Già regista di Juno e Young Adult, il giovane canadese Reitman, si apre al mondo delle serie tv. Lo ha fatto l’anno scorso dirigendo Casual, serie andata in onda in America a fine 2015, e si prepara per girare la seconda stagione confermata grazie al buon riscontro ottenuto (i primi due episodi erano stati presentati al Toronto Film Festival). Si tratta della storia delle avventure di una donna single che si ritrova a vivere con fratello e figlia sotto lo stesso tetto. Arriverà in Italia? 


G R E T A  G E R W I G

La bella musa di Baumbach debutta alla regia con il film Lady Bird e lo aspettiamo quasi quanto un nuovo film in cui ci sia lei come attrice, perché in questo suo debutto probabilmente non comparirà, ma seguirà da vicino le vicende (autobiografiche?) di una giovane donna che dopo aver deciso di lasciare Sacramento, racconterà il suo ultimo anno passato in città.


J U L I E  D E L P Y 

Los Angeles. L’attrice affiancherà J. K. Simmons nella commedia The Bachelors diretta da Kurt Voelker. La storia sarà quella di un uomo vedovo alle prese nel ricostruirsi una vita sociale, sentimentale, lavorativa…